FICHERA VERSION
Le mie fonti di ispirazione in cucina sono Marco Gavio detto Apicio, Polibio, Columella, Plinio il Giovane questi per me sono come gli Avengers per i miei figli… Poi andando più avanti nella storia la cucina, i Monzù arrivando più vicino ad i nostri tempi, mi discosto e dissocio completamente da un sovrastimato Pellegrino Artusi, per accelerare il tempo e rituffarmi nelle letture di Ada Boni che dovrebbe rappresentare per i nostri alberghieri quello che rappresenta la Divina Commedia per gli studi umanistici ed infine come lasciare fuori il mitico Aldo Fabrizi maestro di vita e di gusto.
Il marchio #FICHERAVERSION (marchio registrato) come tale nasce recentemente con l’incontro illuminante del gastronomo Giuseppe Acciao il quale credendo fermamente nel mio potenziale ne è stato sprone e padrino, nel senso stretto del termine lo coniò mia moglie circa 10 anni fa rispondendo alla domanda di un giornalista che chiedeva come era possibile identificare la mia cucina in una corrente di pensiero o filosofia… Il programma Street Food Heroes su Italia1 la sdoganò al grande pubblico Andrea Quartarone l’autore del programma trovò il termine calzante per introdurre uno dei momenti clou, ovvero nei miei pellegrinaggi all’interno delle varie cucine italiane dello Street food nel momento in cui vedevo qualcosa che non mi soddisfaceva in termini di esecuzione e tecnica vestivo i panni dello chef e con la rotazione della coppola all’indietro introducevo la Ficheraversion che andava solo ad aggiustare tecnicamente le lavorazioni mantenendo inalterati gli ingredienti.
Nel mio percorso ho avuto la fortuna di conoscere e legare con molti colleghi, appena posso, almeno 4 volte nell’arco dell’anno mi prendo delle giornate mirate alla voglia di crescita personale aggiornandomi costantemente inoltre ho il piacere di collaborare con varie scuole di cucina e pertanto quando posso cerco di mettere a giro giornate formative laddove so che vengono colleghi anche dall’estero.
Le biblioteche sono il miglior campo dove andare a cogliere i frutti della conoscenza, principalmente i testi dei grandi filosofi Greci e Romani, fra i tanti scritti se si legge con attenzione si trovano spesso parti che narrano i fasti ed i costumi dell’epoca da lì ad arrivare ad i nostri giorni sono ore di letture, studio analisi ed incroci possibili che possono darti la misura dell’evoluzione antropologica della cucina sino a renderla tradizione. Il fascino di rivedere il canederlo Trentino o la frisella pugliese nelle polentine e o nei cibarius della roma Imperiale.
Le ricette che mi rappresentano:
Il raviolo acqua e farina integra con ripieno coratella ai carciofi, cacio, pepe e carciofi fritti
Il costato di bufalo cotto sotto cenere, paglia e fieno con patate mantecate e puntarelle alla romana
Abbacchio al girarrosto spennellato alla birra, farcito di cicoria, patate e frattaglie.
Ricciola farcita con alghe, asparagi di mare e garum cotta sottoterra in foglie di fico.
Tra poco le troverete qui sul sito!