Ciao Food Rocker, oggi siamo alla seconda puntata sul nostro pomodoro. Avete capito bene… Ho provato a sintetizzare, ma è un mondo così sconfinato che dobbiamo analizzarlo con più attenzione, anche se a grandi linee. Non vi sfiduciate, è semplice e divertente e, soprattutto, conoscendo meglio la materia prima sarà poi un gioco da ragazzi capire “cosa” e “quando” durante una ricetta.
Fondamentale per arrivare preparati al fornello è dominare la ricetta e non farsi comandare da un’alchimia che poi non ci apparterrà mai, se non siamo in grado di comprendere gli equilibri che la generano.
Anzitutto alcuni cenni su coltivazione e varietà, nel caso vi fosse venuta voglia di piantarlo sul vostro balcone o giardino.
Nella scelta delle piantine dovete tenere presente che devono presentare una elevata uniformità, un buono sviluppo radicale in proporzione alla parte aerea ed avere le seguenti caratteristiche:
- Radici bianche, robuste e ben sviluppate (se le radici sono scure e non tendono ad andare in profondità il problema è l’eccesso di acqua in vivaio e avranno difficoltà ad attecchire nel radicamento dopo la svasatura);
- Steli di lunghezza compresa tra 10 e 17 cm, robusti, dritti e turgidi;
- Cotiledoni, ovvero le foglie embrionali, ben sviluppati e di colorazione verde brillante;
- Foglie ben espanse di colore verde intenso e prive di qualsiasi tipo di macchia;
- Assenza di fiori o frutticini;
- Assenza di danni o attacchi parassitari.
Dopo il trapianto dobbiamo renderci conto se la nostra pianta sta bene e lo facciamo concentrandoci sul colore che della base del fusto e vicino all’attaccatura delle foglie; un leggero color porpora testimonia una buona riserva nutrizionale e di carboidrati, mentre un eccessivo color porpora sulla parte superiore delle foglie è sintomo di carenze di fosforo che causerà ritardi di accrescimento è ridotta progenie.
Le tipologie di prodotto sono varie ed in continua espansione. Dai primi anni 60, origini della sua diffusione in serra, si è arrivati ad identificare nel tempo otto tipologie madre che fanno, si può dire, il 100% della nostra agricoltura dedicata.
- Ciliegino 40,0%
- Grappolo rosso 35,6%
- Vesuviano 11,9%
- Verde 4,5%
- Lungo 2,4%
- Datterino 2,1%
- Ovetto 2,1%
- Cuore di bue 1,4%
Nelle prossime puntate andremo a capire meglio tecniche di cottura, strumenti e ricette per singola varietà in modo da non trovarci più dal fruttivendolo a chiedere un pomodoro ma il pomodoro perfetto per le nostre esigenze.
Come direbbe mio figlio Andrea “Ta, taa, taaa!!!”.
Giusta colonna sonora che possa sintetizzare l’esplosione di sapori che ognuno di questi frutti ci può regalare la ritroviamo in “Rumble in Brighton” degli Stray Cats!
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