Oggi un piatto primordiale alternativo; prendo spunto dalle parole di una mia poesia sulla mia terra, da leggere sulle note del grande Vinicio Capossela. Siamo ormai in esitate e non poteva mancare una versione Street Food #FicheraVersion, una granita fresca che racconta le radici multietniche di una delle terre più belle al mondo.
Sicilia! Tutto è passato e tutto è partito.
Viva e pulsante.
L’Etna impassibile scandisce un tempo senza fine, fa sentire il suo costante respiro come a voler rammentare al mondo che nonostante le ferite del tempo e degli uomini
Lui è li, superbo e immortale, cuore pulsante di una terra dalle radici antiche e complesse che ritrova la sua semplicità nel quotidiano, nella sua gente, nello sguardo di un anziano dal viso segnato dalla vita, nella spensieratezza di un bimbo che incurante del mondo continua il suo gioco fatto di sogni e speranze…
Isola fiera, forte di secoli, si staglia al centro di un mare che potrebbe raccontare una storia per ogni goccia d’acqua infranta sulle sue laviche rocce…
Passeggi lungo la costa e t’imbatti in un piccolo porticciolo di pescatori, l’odore romantico del fasciame delle barche si confonde con quello acre della fibra di canapa imbevuta di pesce, la brezza ti sfiora il viso e all’orizzonte il blu che in tutte le sue sfumature cede il passo al calore di un sole che fa già sentire la sua forza ai primi bagliori.
Un carretto rievoca le tradizioni dell’ottocento distribuendo granite e brioche, la complessità dei suoi intagli e lo sfarzo dei suoi colori racchiudono la semplicità di un pasto che nel suo ambiente rende la vita leggera, dolce e unica.
Anche questo è #StreetFood… Questo è #FoodRock #PrimordialeGourmet!
Procedimento
Frullare tutti gli ingredienti finemente, passare ad un setaccio per raffinare ed inserire il composto nelle vaschette per fare cubetti di ghiaccio, mettere in freezer per una notte ed il giorno dopo passare al cutter…. Scavare il panino e farcire.
Buon appetito!
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