Ciao Food Rocker,
nel mio tour alla scoperta e riscoperta del territorio siciliano non poteva mancare una passeggiata alle saline di Trapani.
Quella delle Saline di Trapani e Paceco è una riserva naturale regionale della Sicilia istituita nel 1995, che si estende per quasi 1000 ettari e all’interno della quale si esercita l’antica attività di estrazione del sale. Si tratta di una importante zona umida, che offre riparo a numerose specie di uccelli migratori ed è gestita dal WWF Italia.
Di origine fenicia, il geografo arabo Al-Idrīsī documenta la presenza delle saline già nel periodo della dominazione normanna in Sicilia. Sotto il regno di Federico di Svevia fu istituito il monopolio di Stato sulla produzione del sale, che si protrasse anche durante la dominazione angioina. Furono in seguito gli Aragonesi a sancire il ritorno alla proprietà privata, ma fu sotto la corona spagnola che l’attività di produzione del sale raggiunse il suo apice, trasformando il porto di Trapani nel più importante centro europeo di commercio del prezioso elemento. Le saline arrivarono da Trapani fino alle isole dello Stagnone.
La cosa fantastica di questa realtà è che nonostante i tempi moderni abbiano influito in ogni campo, in questi luoghi tutto è ancora rimasto come secoli e secoli fa. Il metodo e la raccolta non hanno subito l’influenza dell’industrializzazione donandoci un prodotto che ha il sapore del percorso storico che questa fantastica terra ha subito. Restano ancora i caratteristici mulini a vento, utilizzati nel tempo per una duplice funzione: alcuni per la macinazione del sale, altri per il pompaggio dell’acqua salata da una vasca. E nella praticità sono anche gli unici che in parte sono stati sostituiti dal mezzo meccanico. Resta invece a opera dell’uomo in maniera completamente manuale il metodo di raccolta, come si evince dalle immagini.
La caratteristica peculiare di poter lavorare con questo sale è la sua completa naturalezza, che se dosata bene in cucina dona una dolce sapidità esaltando la materia prima.
Ora passiamo in cucina. Con lo stereo a palla con un pezzo romantico ed immortale come il gusto del sale naturale delle saline di Trapani, oltre a ricordarci quei bei giorni di relax. Consiglio a chi non lo ha mai fatto di passare in quegli splendidi luoghi.
Prepariamo uno dei piatti tipici della Sicilia povera ma che, se ricco di materia prima naturale ed eccellente, è gustosissimo:
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